7 elementi per aiutare i nostri figli a fare i compiti da soli

Come si raggiunge l’autonomia nello studio? In che modo possiamo aiutare i nostri figli a fare i compiti da soli? Ecco i 7 elementi di cui tenere conto per raggiungere questo difficile ed importante obiettivo…

E’ iniziata l’estate ed inizia anche il periodo dei compiti delle vacanze

Come abbiamo potuto approfondire in un precedente articolo una delle difficoltà maggiori che noi genitori ci troviamo a gestire riguarda il non trasformare questo momento, certo non piacevole per i nostri figli, in una vera e propria guerra.

Una delle modalità per ottenere questo risultato riguarda un obiettivo complesso ma non certo irraggiungibile: rendere i nostri figli autonomi nello svolgimento dei compiti!

Ovviamente, come per tutti gli obiettivi educativi, dobbiamo partire dal presupposto che non esiste la bacchetta magica e che sarà necessario tempo e pazienza per poter raggiungere la tanto desiderata autonomia…

Ma come possiamo raggiungere l’autonomia nella gestione dei compiti?

Rispondere a questa domanda certo non è semplice…

Potremmo però partire da una considerazione che vale anche per il mondo di noi adulti: più un’attività è strutturata e più diventa facile ed “automatico” svolgerla.

Applicato al mondo dell’infanzia in generale e della scuola in particolare questo concetto si trasforma in una parola che abbiamo già incontrato: routine!

Come abbiamo imparato la routine non è altro che l’instaurarsi di un’abitudine, la ripetizione di una serie di azioni finalizzate ad uno scopo e che avviene in tempi e modi familiari e conosciuti.

Ma come creare una routine per stimolare l’autonomia nei compiti?

Fermo restando che il raggiungimento dell’autonomia dipende anche da fattori quali età e maturità individuale e che non esiste una formula universale valida per tutti, potremmo partire dall’individuare quali sono le variabili in gioco nel momento dei compiti.

Tenendo conto di questi 7 elementi, comuni a tutti i bambini e ragazzi che si approcciano alla scuola, e combinandoli secondo le caratteristiche uniche di ogni nucleo familiare ci metteremo certo sulla strada giusta per raggiungere la tanto sospirata autonomia!

1- Il luogo dei compiti

Può sembrare ovvio e banale ma spesso i nostri bambini non hanno un posto per fare i compiti e si ritrovano a prendere in mano libri dove capita…

E’ invece di fondamentale importanza strutturare un ambiente dedicato allo studio, in un luogo tranquillo e lontano dalle distrazioni.

2- Il tempo

Il momento dedicato ai compiti deve essere chiaro e definito, possibilmente localizzato sempre agli stessi orari e della stessa durata.

Una simile strutturazione aiuterà infatti i nostri figli a comprendere meglio che il momento designato è da dedicare esclusivamente alla scuola.

Per aiutare i nostri bambini a gestire meglio i compiti lunghi sarebbe poi opportuno dividerli in sottoproblemi, magari prevedendo delle brevi pause per recuperare energie senza però perdere totalmente la concentrazione.

3- Tutto il materiale che serve

Per evitare distrazioni ed inutili perdite di tempo, sarebbe opportuno che il nostro bambino si procuri tutto quello di cui ha bisogno subito in modo che ce l’abbia a portata di mano senza doversi continuamente spostare.

Ogni interruzione sarà infatti una fonte di distrazione che potrebbe portare all’accendersi di conflitti.

4- Pianificare

Cosa usano i nostri bambini durante l’anno scolastico per ricordare e pianificare le proprie attività?

Il diario…

E perché non possiamo utilizzare questo strumento anche d’estate?

Questo semplice strumento, che tutti conosciamo, è un aiuto fondamentale per poter programmare la propria attività estiva e per aiutare i nostri bambini a comprendere meglio cosa devono fare, a che punto sono rispetto agli obiettivi giornalieri e quanto gli manca per terminare.

Ma il diario non viene compilato dalle insegnanti, come invece accade durante l’anno scolastico…

E’ vero… Ma nulla ci vieta di farlo noi!

5- Il metodo

Una volta davanti al compito il nostro bambino dovrà decidere in che modo procedere, organizzando il proprio lavoro e trovando la modalità per lui più efficace per comprenderlo e portarlo a termine. 

In questo non ci sono regole prestabilite… ogni bambino ha le sue caratteristiche che renderebbero ogni risposta preconfezionata quanto meno riduttiva.

E’ però necessario sottolineare quanto il metodo di studio e le strategie di approccio al compito siano fondamentali non solo per raggiungere l’autonomia ma anche per il conseguimento di risultati scolastici soddisfacenti.

Per questa ragione è estremamente importante stimolare i nostri figli allo sviluppo di un metodo e, se necessario, aiutarli spiegandogli alcune strategie in modo che possano scegliere e sviluppare la modalità più adatta a loro.

6 Auto-verifica

Una volta terminato un compito, una fase molto importante riguarda il verificare quanto svolto per capire e correggere gli errori.

Inizialmente questo processo dovrà essere svolto da noi genitori ma nel tempo dovrà anch’esso diventare un’attività che i nostri figli sono in grado di svolgere da soli.

Finché si fanno esercizi a casa va bene, ma non possiamo certo pensare di essere presenti mentre i nostri bambini fanno un compito in classe!

7- Autostima e fiducia in sé stessi

Anche quando il nostro aiuto nei compiti si ridurrà sensibilmente, rimarrà sempre fondamentale il nostro ruolo nell’incoraggiare, sostenere e gratificare i bambini!

Coltivare e sostenere l’autostima è infatti un compito che non abbandoniamo mai ed è di fondamentale importanza non solo per favorire l’autonomia individuale ma anche per crescere figli consapevoli, sicuri di sé e delle proprie risorse e che traggono soddisfazione dal proprio lavoro.

In questo articolo ci siamo concentrati sul raggiungimento dell’autonomia nei compiti, durante le vacanze estive ma anche nel normale svolgimento dell’anno scolastico.

Teniamo sempre a mente che non esistono strategie preconfezionate ma che, ricordando i 7 elementi per raggiungere l’autonomia nello studio, potremmo sicuramente impostare nel modo giusto il percorso verso questo difficile obiettivo educativo.

In bocca al lupo!

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