Bambino insicuro e ansioso? Ecco cosa evitare! I 3 errori più comuni…

Il mio bambino è insicuro? Vive momenti di ansia? Reagisce in modo spropositato a situazioni che gli altri bambini vivono senza difficoltà? Ecco 3 errori da evitare per coltivare l’autostima…

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A chi non è mai capitato di osservare nei nostri figli reazioni spropositate di fronte ad una semplice richiesta come ad esempio di andare in piscina, oppure di fare i compiti o semplicemente di andare a chiedere agli altri bambini al parco di giocare insieme.

Quando questo accade ci sentiamo spiazzati, non sappiamo cosa fare, e molto spesso ci chiediamo se la nostra proposta non sia stata eccessiva. Nel momento in cui però ci accorgiamo di non aver chiesto a nostro figlio di scalare l’Everest reagiamo spesso in arrabbiandoci, in modo seccato, con risposte del tipo “allora fai quello che vuoi” oppure “non ti va mai bene niente”.

Quasi mai riusciamo a porci la domanda su dove stia realmente il problema…

E se mio figlio fosse insicuro? Se si sentisse in ansia?

Di fronte ad un momento di insicurezza il nostro bambino può mostrare diverse reazioni… Potrebbe arrendersi, magari mettendosi a piangere o a piagnucolare. Potrebbe mostrare paura ed arrivare ad evitare l’attività proposta. Oppure potrebbe rifiutarsi in modo deciso, arrivando anche a mostrare una forte rabbia.

Tutte queste reazioni ci appaiono eccessive ma se riusciamo a fare attenzione a come lui si sente, ad immedesimarci, potremmo renderci conto che l’ansia è un problema serio, un problema che paralizza, e che forse più che stimolare il nostro bambino dovremmo essere attenti a cogliere e ad accogliere come si sente…

Purtroppo questo non avviene quasi mai e quindi ci ritroviamo a mettere in campo incitamenti, commenti ed a volte critiche che di fatto vanno a compromettere ulteriormente la situazione.

Questo accade a tutti, è quasi una risposta involontaria.

Spesso poi, riflettendo a posteriori, ci accorgiamo di avere esagerato e cerchiamo di rimettere insieme i cocci… ma ormai l’uovo è rotto e possiamo fare solo una frittata!

Come fare quindi? Visto che spesso i nostri tentativi provengono dall’intenzione di educare nostro figlio potremmo, per una volta, fare il percorso inverso e cercare di educare noi stessi a riconoscere, e quindi evitare, tutta una serie di errori che spesso ci accomunano.

Primo: evitiamo le critiche!

E’ sicuramente l’errore più comune… ma dubito fortemente che il nostro bambino possa cogliere le sfumature di una critica costruttiva. Molto più spesso i commenti negativi verranno percepiti come etichette, come qualità negative che nostro figlio sentirà come un peso. Con il rischio effettivo che queste critiche, che non dimentichiamocelo vengono dalle figure più importanti per lui, diventino caratteristiche con cui identificarsi!
Ma quindi sgridare mio figlio è sbagliato? Assolutamente no!
Dovremo però imparare a stare attenti a come formuliamo una critica, a scegliere il bersaglio giusto… Quando un bambino si comporta male dovremmo sempre riferirci alla sua condotta; è molto diverso dire “ti sei comportato male” piuttosto che “sei stati cattivo”…

Secondo: eliminiamo i giudizi!

Molto spesso i nostri bimbi ci chiedono opinioni e pareri su quanto stanno facendo… “mamma ti piace questa costruzione?”, “papà come sta venendo il disegno?”. Tutti sappiamo che di fronte a queste domande dovremmo dimostrarci incoraggianti, rinforzare l’autostima del nostro piccolo ed esaltare le sue capacità. A volte però non ci riusciamo… vuoi per noia, per stanchezza o per riuscire a stimolare nostro figlio capita che invece ci escono delle frasi come “puoi colorarlo meglio”, oppure “qui hai sbagliato” e anche “non si fa così”. Queste indicazioni, questi giudizi, in un bambino sicuro di sé hanno sicuramente l’effetto di uno stimolo ma in uno insicuro ed ansioso non fanno altro che confermare il suo basso livello di autostima. E’ quindi importante cercare di evitare i giudizi e magari stimolare attraverso il dialogo le opinioni ed i pensieri del piccolo. Una frase come “a me piace, tu cosa ne pensi…” dovrebbe andare benissimo!

Terzo: evitiamo di non responsabilizzare!

Certo, non possiamo chiedere a nostro figlio di 7 anni di andare a mettere la macchina in box! Esistono però innumerevoli piccole cose che il nostro bambino è in grado di fare e che, se adeguatamente presentate, possono accrescere in lui la sensazione di essere capace e di essere in grado di affrontare situazioni nuove. L’errore tipico davanti ad un bambino insicuro è quello di togliergli ogni responsabilità, di sgravarlo da anche sostenibili pesi per proteggerlo. Questo atteggiamento però lascia un solo messaggio per il nostro bambino: non ti chiedo di farlo perché so che non sei in grado! Non proprio un messaggio incoraggiante…

Quindi, di fronte ad un figlio insicuro e ansioso, è necessario evitare di essere eccessivamente critici (soprattutto per quanto riguarda i commenti connotativi), di usare formule linguistiche che presuppongano un giudizio su quanto sta facendo e di proteggere eccessivamente da possibili frustrazioni.

In bocca al lupo!

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