3 indicazioni indispensabili per gestire il rapporto tra bambini e tecnologia

Quali sono i pro ed i contro nel far usare il tablet a mio figlio?  Per quanto tempo posso far giocare il mio bambino col cellulare? Come dare delle regole ed educare ad uso corretto? Ecco 3 indicazioni indispensabili per gestire il rapporto tra i nostri bambini e la tecnologia…

Partiamo da una situazione concreta e comune…

Siamo al ristorante, a cena con altre coppie di amici di cui solo alcune con figli. Ovviamente il nostro bambino è con noi.

Ora, cosa comporta una cena fuori? Sicuramente un tempo di attesa in cui si sta tutti seduti, sia prima di mangiare che dopo… Ma questo tempo ha lo stesso significato sia per noi che per nostro figlio? Direi proprio di no! Per noi adulti è un momento di conversazione, dove finalmente possiamo chiacchierare con i nostri amici, ma per il nostro bambino è solo un’attesa vuota e noiosa. Cosa fare allora?

Lo lasciamo alzare per giocare? Ma in un locale affollato non si può…

Troviamo un’attività da fare insieme? Difficile, anche perché forse abbiamo voglia di dedicare la nostra attenzione agli amici…

Ecco allora che nostro figlio diventa insofferente, annoiato, fatica a stare seduto…Un bel problema! La risposta? Gli diamo in mano il telefono…così sta buono.

Analizzando questa semplice vignetta ci accorgiamo di come la soluzione trovata non sia da considerarsi propriamente educativa. Per estensione poi potremmo riflettere su quali siano le circostanze in cui abitualmente diamo accesso a nostro figlio a tablet e smartphone ed anche in questo caso con ogni probabilità ci renderemmo conto di come l’utilizzo di queste tecnologie abbia perlopiù la funzione di tener buono il bambino e di distrarlo. Una sorta di babysitter digitale…

Ma allora la tecnologia è un male? E’ deleteria a livello educativo?

Dipende…

Come per un qualsiasi strumento, tablet e smartphone hanno una valenza neutra. Possono avere funzioni positive e negative… dipende da come li usiamo.

Cerchiamo quindi di fare chiarezza e di distinguere tra pro e contro nell’uso della tecnologia da parte dei nostri figli…

Vantaggi:

  • Fornisce uno stimolo cognitivo attraverso contenuti interattivi e sempre nuovi.
  • Favorisce le capacità di integrazione attraverso il multitasking (compiti di attenzione divisa).
  • E’ un ottimo strumento per sviluppare l’apprendimento delle lingue straniere.
  • Esistono diverse app educative per sviluppare logica, fantasia creatività…

Svantaggi/rischi:

  • Isolamento: l’uso eccessivo dei supporti elettronici può diminuire l’interazione con i genitori e con gli altri bambini.
  • Minor investimento nell’ambito psicomotorio, inteso come quell’insieme di attività che comprende ad esempio la corsa e l’arrampicarsi, attività indispensabili per lo sviluppo del tono muscolare e della coordinazione.
  • Minor esposizione attiva al linguaggio, concetto utilizzato per descrivere le interazioni in cui non solo si deve capire ma anche interagire attivamente.
  • Affaticamento della vista.
  • Dipendenza, con conseguenti crisi di rabbia al distacco dal dispositivo.

Dobbiamo inoltre ricordarci che l’utilizzo di smartphone e tablet non è un sostituto dell’attività fisica e non ha quindi la stessa funzione di valvolabimbo-tablet di sfogo.

Capita piuttosto che dopo una pausa di gioco il bambino abbia maggiore bisogno di muoversi…

E quindi?

Come facciamo a dosare l’uso dei supporti tecnologici per trasformare i rischi in opportunità?

Utilizzando 3 semplici ma indispensabili indicazioni:

  1. Stabiliamo regole semplici, chiare, condivise! Decidiamo in anticipo modalità e tempi, preserviamo spazi di conversazione come i pasti, definiamo in quali luoghi il cellulare è ammesso (in viaggio, al ristorante mentre si aspetta…) e dove invece bisogna lasciarlo a riposo. Ovviamente le regole valgono per tutti!            
  2. Monitorare sempre! Il pericolo è in agguato tra le pagine di contenuti ed i video… per non parlare poi dei social! Come possiamo essere certi che i contenuti cui i nostri figli accedono siano appropriati? Affiancandoli quando usano smartphone e tablet… In questo modo ci metteremo al riparo da sorprese spiacevoli (video a contenuto aggressivo, immagini troppo forti, contatti indesiderati…) e riusciremo anche a trasformare il tempo passato davanti agli schermi in un’opportunità di dialogo ed interazione.    
  3. Gestire le reazioni! Quando è ora di mettere via il telefono non possiamo certo aspettarci che nostro figlio sia contento… Dobbiamo invece mettere in preventivo una reazione di protesta, magari anche di rabbia. In questi casi teniamo a mente quanto già imparato nei precedenti articoli su come gestire la rabbia del nostro bambino e la nostra frustrazione, sforziamoci di tenere il no! ed aiutiamolo ad esprimere e raccontare come si sente.

Ovviamente, anche se riusciamo a stabilire e far rispettare un efficace impianto di regole, nostro figlio continuerà a chiederci il cellulare…

Non è inoltre pensabile che lo strumento tecnologico possa essere usato unicamente per scopi educativi. Possiamo ed in alcuni casi dobbiamo quindi concederci delle eccezioni in cui il telefonino può assumere la funzione di un passatempo, di un modo per distrarre il bambino.

Pensiamo ad esempio ai lunghi viaggi, alla sala d’attesa di un dottore per una visita e ad alcuni contesti sociali in cui abbiamo bisogno di concentrare la nostra attenzione altrove…

Ricordiamoci però, in questi contesti, di monitorare sempre i contenuti o al limite di impostare il telefono in modalità offline.

Non bisogna essere sempre educativi ma dobbiamo stare attenti a non diventare mai irresponsabili!

Un uso sano ed equilibrato della tecnologia è possibile, così come è possibile limitare gli svantaggi ed i rischi derivanti dai supporti tecnologici. Bisogna però stare attenti a stabilire un impianto di regole funzionali e chiare, accompagnare sempre i nostri figli nella scelta dei contenuti e ricordarci che le loro reazioni di disappunto al momento di spegnere fanno parte del gioco!

In bocca al lupo…

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