I 7 compiti di un genitore di un figlio preadolescente

Come cambia il ruolo di genitore con un figlio in preadolescenza? Come possiamo stimolare la crescita dei nostri ragazzi? Quali sono le modalità per proteggerli ed aiutarli a diventare più responsabili? Ecco i 7 compiti che il genitore di un preadolescente deve assolvere…

Come abbiamo visto nei precedenti articoli la preadolescenza è una difficile ma necessaria fase evolutiva caratterizzata da numerosi cambiamenti e da nuove sfide che i nostri ragazzi sono chiamati a superare.

Già in precedenti post abbiamo messo in evidenza il fatto che anche noi genitori siamo chiamati a superare delle sfide e che anche il nostro ruolo deve evolvere insieme ai nostri figli.

Ma quali sono i compiti che il genitore di un preadolescente deve assolvere?

Scopriamoli insieme!
  • Accettiamo i cambiamenti!

Potrà sembrare ovvio ma i numerosi cambiamenti che i nostri figli manifestano in questa fase evolutiva devono essere in primo luogo accettati da noi genitori…

Il nostro bambino è cresciuto così come sono cresciute le sue responsabilità ed autonomie.

Il nostro compito diventa quindi di accompagnarlo a scoprire questo nuovo ed inesplorato territorio prendendo i suoi cambiamenti come un segnale positivo e di crescita.

  • Impariamo a negoziare!

Limiti e regole non smettono di esistere quando si cresce…

Cambia però il modo in cui i nostri figli accettano i confini e quindi, di pari passo, deve modificarsi anche il nostro modo di proporli.

Imparare a negoziare con i nostri figli non significa soltanto limitare i conflitti (una regola imposta dall’alto ha spesso un effetto negativo) ma può diventare anche occasione per lavorare su una maggiore acquisizione di responsabilità da parte dei nostri ragazzi.

“Se hai proposto tu l’orario a cui rientrare non puoi arrivare in ritardo…”

  • Attenzione alla paura!
Paura per cosa? Beh, per tutto!

Uscire da soli, essere autonomi, frequentare amici che non conosciamo, gestire i compiti e la scuola…

Ancora un lungo elenco di possibili cose che possono andare male!

Certo, la paura che nostro figlio si metta nei guai o che non si impegni abbastanza o ancora che venga trascinato in cose più grandi di lui è sana e comprensibile.

Dirò di più, questa paura è fondamentale perché ci permettere di mantenere un buon livello di vigilanza e di attenzione.

Dobbiamo però imparare a fidarci dei nostri ragazzi e ricordarci che per imparare  a rialzarsi qualche volta bisogna anche cadere…

Dopotutto, sbagliando si impara! 

  • Incoraggiamo la scoperta!

Di pari passo con le nostre paure deve crescere in noi la capacità di stimolare i nostri ragazzi a fare nuove esperienze e, entro certi limiti, a mettersi alla prova.

Ricordiamoci infatti che l’età della preadolescenza non è solo un periodo in cui si imparano cose nuove ma è anche una fase in cui i nostri figli scoprono le loro potenzialità ed i loro limiti.

In questo difficile percorso la nostra voce deve diventare una fonte di incoraggiamento, per contrastare le paure che tutti i ragazzi mostrano nell’affrontare il mondo.

Fin qui abbiamo fatto un buon lavoro, se la caveranno benissimo…

  • Impariamo a gestire il conflitto!

Conflitto è la parola più frequente che sento quando si parla di preadolescenti…

Ed a buon diritto! Quest’età è infatti caratterizzata dal continuo mettere in discussione limiti e regole.

Partiamo dunque da una domanda… Chi, tra genitori e figli, è maggiormente esperto di conflitti? Chi conosce meglio le regole del gioco?

Se anche per voi la risposta è “noi adulti” allora dobbiamo assolutamente ricordarcene!

Una guerra aperta non serve a nessuno, non possiamo licenziare i nostri figli o dimetterci dal nostro ruolo di genitori. 

Dobbiamo poi ricordarci che in questa fase il conflitto è comune e prevedibile…

Impariamo dunque a gestirlo, magari riprendendo alcune semplici regole di comunicazione già illustrate in altri articoli.

  • Rispettiamo la privacy!

Se fino a ieri i nostri bambini ci raccontavano tutto, con l’avvento della preadolescenza può succedere che compaiano delle aree private, delle zone da cui nostro figlio vuole tenerci fuori…

Che facciamo? Come dobbiamo comportarci?

Personalmente ritengo che un certo livello di monitoraggio sia necessario, anche perché dobbiamo ricordarci che il nostro primo dovere è la sicurezza dei nostri ragazzi.

Non dobbiamo però esagerare e dobbiamo abituarci a lasciare sempre un maggiore spazio ai nostri figli. 

Se ci riusciremo a loro passerà anche la nostra fiducia e questo li farà sentire più competenti e responsabili…

  • Non dimentichiamo la coppia genitoriale!

Così come per un bambino è utile trovare un fronte educativo unito e compatto, ancor di più con un preadolescente è indispensabile trovare una linea comune ad entrambi i genitori.

La fase evolutiva è difficile, ricordiamoci che anche se possiamo avere opinioni diverse giochiamo comunque nella stessa squadra!

L’aspetto positivo è che con l’aumentare delle autonomie dei nostri ragazzi aumentano anche gli spazi che noi genitori possiamo utilizzare per parlare e confrontarci… Sta a noi usarli!!

In questo articolo abbiamo esplorato i 7 compiti che il genitore di un preadolescente è chiamato ad assolvere.

Ricordiamo sempre che essere genitore di un preadolescente è molto difficile e che è necessario, per noi adulti, fare squadra per affrontare al meglio questo periodo importante e turbolento.

IN BOCCA AL LUPO!

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